“Extra” liguri, prodotti tipici e birre: a Torino torna Golosaria

17 novembre 2011
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Golosaria 2011, salumi in mostra all'edizione milanese dell'evento (foto by br1dotcom, da flickr)

Golosaria 2011, stand di salumi all’edizione milanese dell’evento (foto by br1dotcom, da Flickr)

Domenica 20 novembre e lunedì 21 torna a Torino Golosaria. Quest’anno, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la manifestazione dedicata alle eccellenze italiane del gusto sarà presso la Nuova Piazza dei Mestieri di via Jacopo Durandi.

Ecco alcuni degli appuntamenti previsti: domenica alle 11.30 si parlerà del cioccolato nella pasticceria tra racconti golosi e storie di impresa piemontese raccontati dal maestro pasticcere Iginio Massari e da Paolo Massobrio. L’incontro è in collaborazione con Agrimontana e Domori. L’ingresso è gratuito ma bisogna iscriversi.

Alle 16.00 ci sarà il talk show “Dall’Artusi ad Anna Gosetti Della Salda: l’Italia unita dalle cucine regionali”. A simboleggiare l’unità d’Italia a tavola tre personaggi con le mani in pasta dal Piemonte alla Sicilia: Davide Scabin e Antonino Cannavacciuolo (chef); Benedetta Poretti (responsabile comunicazione Cantine Florio). Con Paolo Massobrio dialogano Roberto Bava (ideatore della mostra “Cent’anni di Menù. Il vino nel menù d’autore dalla lista cibaria al tablet”) e i giornalisti Paola Gula e Fabio Molinari.

Gli espositori sono decine: si va dai salumi al pesce e dai formaggi agli oli d’oliva. E ancora vini, paste, risi, farine, dolci, cioccolati e caffè. Il tutto d’eccellenza e con un forte legame col territorio. L’elenco vede presenti alcuni liguri e l’olio fa la parte del leone. L’Antico frantoio Sommariva di Albenga produce da quasi 100 anni extravergine da olive della varietà Taggiasca, Pignola, Merlina e Colombaia. L’oleificio della famiglia Polla di Loano ha un profondo legame con la Taggiasca e le macine in pietra. Spostandosi nel Tigullio troviamo La Tenuta dell’Esedra di Sestri Levante, un uliveto secolare che circonda la storica Villa Durazzo dove si produce un olio monocultivar da Lavagnina, ottenuto solo con le olive della tenuta. Per chi ama il dolce Le 2 mele è un piccolo laboratorio che produce confetture di frutta, gelatine di vino e salse agrodolci nell’imperiese.

Per mangiare il ristorante della Piazza dei Mestieri offre il menu completo da 28 euro del pranzo ai 45 di domenica sera, 40 per i soci. Molto più popolari i prezzi del brewpub (portate da 4 a 8 euro, birre da 3 a 5). La Piazza ispira alcune delle sue birre a grandi artisti: Renoir (bitter ale), Chagall (doppelbock), Manet (di ispirazione tedesca) e Klimt (weizen di frumento). Alle spine ci sono anche la Turner (ai malti torrefatti) e una “American pale ale”: la Hopper. Per la gioia dei cultori della birra artigianale alla manifestazione saranno presenti, oltre a La Piazza, anche i microbirrifici Abbà (Piemonte) e 32 via dei birrai (Veneto).

Organizzatore di Golosaria è Club di Papillon, un’associazione nata ad Alessandria nel 1992 col deiderio di riscoprire l’originalità di una cultura popolare attraverso il gusto e valorizzare i protagonisti della qualità alimentare sul territorio. Oggi è un movimento che conta 6000 consumatori in diverse regioni italiane. Anima dell’associazione è Paolo Massobrio, critico e giornalista su testate tra cui Avvenire, Sussidiario.net e La Stampa.

Foto: by br1dotcom, da Flickr

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