Le Repubbliche marinare si sfidano anche in cucina: chi vincerà?

4 giugno 2014
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Gli stemmi di Venezia, Genova, Amalfi e Pisa

Gli stemmi di Venezia, Genova, Amalfi e Pisa

Domenica 8 giugno a Genova si svolgerà la 59a Regata Storica dell Antiche Repubbliche Marinare e il corteo storico, come avviene dal 1955. Se siete dalle parti della Superba potete farci un salto e immergervi nell’atmosfera e nella sfida tra le quattro gloriose città. Noi vi offriamo un’alternativa più casalinga e golosa: una sfida in cucina con alcuni dei piatti tipici.

Partiamo da Genova che quest’anno ospita l’evento. Giocando “in casa” la scelta de piatti è ardua: abbiamo scelto come protagonista il pesce. Partiamo dalle acciughe marinate oppure dai calamari ripieni alla genovese. Impossibile rappresentare, poi, la Superba senza un pesto alla genovese fatto come si deve. Un suntuoso secondo piatto della Superba è il cappon magro. Più fattibili la celeberrima cima alla genovese o lo “stocche e bacillli”, lo stoccafisso con fave e patate. Per chiudere il pasto c’è il latte doce fritto o un più invernale pandolce alla genovese.

Passiamo alla Serenissima: iniziamo con un antipasto a base di vongole saltate (beverasse saltae) cotte in olio, aglio  e prezzemolo e condite con pepe e prezzemolo oppure con le cicale di mare lessate (canoce lesse) condite con olio, sale, pepe, succo di limone e prezzemolo tritato. Come primi vi proponiamo qualche risotto di pesce, per esempio quello con le seppie o ancor più quello coi il “go”, il ghiozzo tipico della laguna. Per secondo le sarde in saor, cioè fritte e marinate con uva sultanina e pinoli oppure la granceola alla veneziana (la grancevola, una specie di granchio).

Arriviamo quindi in riva d’Arno a Pisa: possiamo aprire con la cecina (molto simile alla nostra farinata), passare ad un primo piatto a base di pici al ragù (una pasta fresca tipica della zona) oppure la minestra di pane con verdure. Di secondo possiamo assaggiare il cinghiale in salmì, aromatizzato con bacche di ginepro oppure lo sformato di finocchi. Per finire in dolcezza la torta co’ bischeri fatta con una base in pasta frolla e con ripieno di riso, latte, cioccolato, uvetta e pinoli.

Scendiamo lungo la costa tirrenica e giungiamo ad Amalfi: qui il pesce regna sovrano. Iniziamo con seppioline grigliate e condite con olio e succo di limone (celebre lo sfusato di Amalfi); a seguire gli scialatielli (una pasta fatta a mano con farina, latte, olio, formaggio, basilico, pepe e sale) con vongole veraci fresche oppure la minestra maritata, con verdure lesse in brodo di pollo e “pezzenta”, un insaccato locale con cotiche e frattaglie di maiale. Anche i secondi sono a base di pesce, frutti di mare e crostacei; ci sono anche degli ottimi formaggi e ricotta lavorati secondo le antiche ricette. Arrivati al dolce possiamo scegliere tra la “pizza roce” (pizza dolce) fatta con pastafrolla e ripieno di frutta di stagione e crema pasticcera oppure la torta di pere e ricotta oppure ancora la delizia al limone (pan di spagna ricoperto di crema al limone) e ovviamente il limoncello.

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