San Martino: le tradizioni gastronomiche

10 novembre 2015
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panesmartinoQuesta volta partiamo da un noto verso di Giosuè Carducci “La nebbia agli irti colli piovigginando sale…” per parlare del giorno di San Martino e delle sue tradizioni che si rifanno al mondo contadino. La ricorrenza dell’11 novembre nasce come festa di carattere religioso diventando un evento folkloristico unito alla più conosciuta “estate di San Martino”. Si tratta di un breve periodo di clima mite all’interno di un novembre freddo e piovoso: viene festeggiato un po’ in tutta l’Italia con cortei storici, feste contadine, banchetti a base di carne di maiale alla brace e caldarroste, il tutto accompagnato dalla degustazione del vino novello.

Anticamente San Martino era il giorno della fine dell’anno agricolo, della preparazione delle scorte per l’inverno, della partecipazione alle fiere e dell’assaggio del vino nuovo. Del resto un vecchio proverbio dice “per San Martino ogni mosto è vino”. In questo giorno era tradizione consumare un pasto abbondante (che precedeva quello natalizio) costituito da piatti a base di maiale (in questi giorni si procedeva anche alla macellazione) e di oca, piatto comune sulle tavole contadine,  e assaggiare il vino novello accompagnato dalla caldarroste, o rostie. Una sorta di triade: oca, vino e castagne.

Numerosi anche i dolci tipici di questa ricorrenza. A Venezia troviamo i galeti (gialletti) preparati con farina di mais e regalati ai bambini in occasione della questua fatta in nome del santo. In Abruzzo si gustano i turcinielli e la pizza coi quattrini fatta con farina di mais, noci, fichi secchi e miele in cui viene nascosta una moneta.

La pasticceria siciliana ci propone i  viscottu di San  Martino che a Palermo vengono ricoperti da un velo di glassa e decorati con confettini e paste reale (“u viscottu di San Martino abbagnatu”, cioè inzuppato nel moscato era consumato un tempo dai nobili palermitani), i sammartini che le famiglie ricche offrivano alle persone di servizio e ai vicini bisognosi come segno di devozione e i guasteddi. In Sardegna troviamo i papassinos, fatti con uva passa e donati ad amici e parenti. Una ricetta che  ritroviamo in tutta Italia è quella del pane di San Martino preparato con farina di frumento e di castagne.

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