Le tradizioni (e le crepes) della Candelora

2 febbraio 2016
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1024px-Crepe_36129136_036507a5b3_oIl Calendario Italiano del Cibo dedica la giornata di oggi alle crespelle: ce ne parla Alessandra Molla, raccontandoci tradizioni e ricetta di questa preparazione, esistente sia in versione dolce che salata. E sempre oggi 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la presentazione di Gesù al Tempio popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele. Questa giornata è anche una festa golosa soprattutto in Francia dove viene chiamata Chandeleur o la festa delle crepes e anche noi vi raccontiamo qualcosa in proposito.

Un antico adagio recita così:

Quando vien la Candelora
dell’inverno siamo fora;
ma se piove o tira il vento
de l’inverno semo dentro .

La tradizione sembra risalire addirittura ai tempi di papa Gelasio (492-496). Il pontefice offrì ai pellegrini francesi giunti a Roma delle sfoglie di pasta fritta preparate dai cuochi della Curia Romana chiamate crepes, ovvero arricciate, dagli stessi fedeli. In ricordo di questa occasione il odlce divenne tipico del giorno della Candelora.

Nel Medioevo se ne cucinavano tantissime in segno di festa: l’impasto veniva fatto riposare per tutta la notte e ogni famiglia aveva la sua ricetta segreta. La tradizione resistette anche alla Rivoluzione Francese: anche in questo periodo vennero servite in occasione della Candelora come simbolo di buon augurio.

Una curiosità: le donne francesi a volte esprimono un desiderio quando cuociono le crepes in padella. Ma non è così facile: per fare sì che il desiderio si realizzi bisogna tenere nella destra una moneta d’oro e girare la crepe in padella con la sinistra.

La crepe medievale fatta con uova e farina nel tempo si è arricchita di atri ingredienti: per esempio la crepe Suzette, creata (per errore) per Edoardo VII prevede anche salsa di arancia e liquore. La versione mitteleuropea è detta palatschinken, mentre in Italia troviamo le miacce della Valsesia e le crispelle del teramano, salate e cotte in brodo.

Se volete realizzare le crepes della Candelora eccovi la ricetta. Se preferite potete farcirle con creme, marmellata, salse al cioccolato, panna, burro e zucchero o liquore.

Ingredienti: 250 gr di farina, 4 uova, 500 ml di latte, 50 g di burro, sale, un cucchiaio di rum, zucchero al velo vanigliato.
Utensili: ciotola per impastare, frusta a mano, padella
Procedimento: mettere in una ciotola la farina e unire il latte amalgamando bene il tutto con la frusta. Aggiungere sale, burro e rum e mescolare il tutto; unire le uova e mescolare nuovamente. Lasciare riposare in frigorifero per un’ora circa, quindi ungere una padella con poco olio e cuocere le crepes. Spolverizzare con zucchero a velo e servire.

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4 Responses to Le tradizioni (e le crepes) della Candelora

  1. sabrina on 3 febbraio 2016 at 15:03

    Ma che buone! Io le faccio spesso e vuoi saperlo? a mio figlio piacciono senza niente dentro!!!

  2. Cristina on 2 febbraio 2016 at 16:55

    Quante cose stiamo imparando su queste piccole e semplici delizie!

  3. Alessandra on 2 febbraio 2016 at 14:01

    Grazie mille per la tua ricetta e per aver partecipato!!

  4. […] * Erica Repaci, Le tradizioni (e le crepes) della Candelora: http://www.diciboealtrestorie.com/2016/02/02/le-tradizioni-e-le-crepes-della-candelora/ * Laura Bertolini ,Crespelle di farro con verdure e formaggio ai fiori, […]

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