La Spezia, il BavieraFest fa tappa in Liguria

18 aprile 2012
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All'Expo un weekend di birra, bretzel e salsicce di Norimberga

Dal 20 al 29 aprile al Centro Fieristico Spezia Expò (orario 19.00-24.00; ingresso libero) si terrà la terza edizione del BavieraFest Città della Spezia, evento dedicato alla birra e alla gastronomia bavarese. Per tutta la durata della manifestazione potremo assaggiare i tipici piatti bavaresi, dal classico stinco di maiale alle salsicce di Norimberga e dai formaggi ai celebri Bretzel a form di nodo, per finire con lo Strudel e la Sacher. Anche l’atmosfera è a tema: il padiglione infatti avrà i tipici colori bianco e azzurro e le panche e i tavoli in legno, un po’ come all’Oktoberfest, il tutto allietato da musica trdizionale eseguita da un’orchestra bavarese. 

La birra del BavieraFest proviene dalla birreria bavarese Herrnbrau e il primo giorno ci sarà il tradizionale stappo della botte. La Herrnbrau ha origini antiche: il birrificio risale, infatti, al XVII secolo. Quella che berremo alla Spezia è una weiss bock piuttosto alcolica e corposa, ottenuta cioè dal malto d’orzo e dal grano.

Proprio in Baviera, nel 1516, venne emanato il Bayerisches Reinheitsgebot (editto della purezza). La famosa legge sulla birra, una delle prime in materia alimentare e ancor oggi una linea guida della produzione tedesca, recita: La birra può essere fatta solo con orzo, luppolo, acqua e lievito. A quel tempo i lieviti non erano conosciuti e, quindi, furono aggiunti al Reinheitsgebot in un momento successivo. Allo stesso modo, anche orzo divenne malto d’orzo e, con una forzatura, anche malto di frumento: questo spiega il successo delle weizen in Germania. Ma le spezie e la frutta, a differenza che in Belgio, sono rimaste categoricamente escluse fino al 1992,  quando l’Europa ha costretto la Germania ad adeguarsi alle normative comunitarie. In ogni caso la tradizione tedesca rimane fortemente ancorata a questa legge  antica.

Dopo la tappa ligure, il BavieraFest toccherà diverse città della Toscana (qui il programma completo): si tratta, infatti, di un progetto itinerante che durerà circa sei mesi.

Foto: by James Cridland, da Flickr

 

 

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