BeerHouse: luppoli e taglieri a Casale Monferrato

15 ottobre 2013
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birraCasale Monferrato: ogni tanto ci capita di fare un giro alla scoperta di attrazioni turistiche poco conosciute. E così ci troviamo in questa città piemontese contraddistinta da palazzi barocchi e un duomo romanico oltre che dalla Torre Civica, un po’ il simbolo della città. Come al solito arriviamo tardi e non abbiamo molto tempo per i monumenti (è la solita scusa per tornare). E verso le 19.30 scatta la ricerca di un posto per mangiare. Cerchiamo su AroundMe e TripAdvisor, ma tra batterie che muoiono e recensioni discordi decidiamo di andare a naso.

Ci ricordiamo di una piccola birreria incontrata duecento metri prima (via Paleologi 55). Invertiamo a U ed entriamo. Il posto di chiama BeerHouse: da fuori sembra una via di mezzo tra un negozio e un locale molto piccolo, ma luminoso e moderno.

La birroteca è di tutto rispetto: a pieno regime si viaggia sulle 400 etichette nazionali ed estere da quelle più classiche (BloemenbierBrewdogSt PetersOrvalD’Achouffe…) ai produttori locali come Kamun e Montegioco. Quando vediamo Maltus Faber – tutta la serie – ci sentiamo un po’ a casa. Notiamo anche qualche lambic di Boon e tante altre bottiglie mai viste che ci piacerebbe assaggiare e conoscere con calma.

Abbiamo fame: il luppolo non ci basta. Trattandosi di una piccola birroteca la scelta del cibo è essenziale, per cui ordiniamo il piatto degustazione. In cinque minuti divoriamo pane e grissini e la padrona ripassa a farci il pieno di carboidrati. I piatti superano le nostre attese: due tipi di salame, torta di verdure, frittelle, crocchette di patate e fettine di formaggi, di cui uno maturato nella cenere e l’altro nel nocino. Per l’abbinamento puntiamo su una blanche e su una pale ale: da quanto abbiamo potuto intuire le spine sono quattro, solitamente dedicate a produttori della zona come il Birrificio Un Terzo di Candelo (Biella). Molto interessante (e genuina) la torta al cioccolato che abbiniamo con una belga a fermentazione spontanea (qual era? perché non prendiamo appunti?).

Insomma: abbiamo rimediato una buona cenetta e scoperto un posto molto carino. La spesa è contenuta: 37 euro in due, caffè compreso. Chiacchierando abbiamo scoperto che il locale si è trasferito lì da marzo 2013, che c’è una saletta di sotto per la musica live e che organizzano eventi birrai e degustazioni. Ah, c’è pure un angolino di prodotti Mr. Malt per gli homebrewers.

Foto: by in_ar23, da Flickr (ritaglio)

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