A Genova torna il Suq
(e le sue cucine)

13 giugno 2011
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Un "vero" suq arabo: quello di Genova oltre che al mercato darà spazio a musica, turismo e cultura

Un “vero” suq arabo: quello di Genova oltre che al mercato darà spazio a musica, turismo e cultura

A Genova torna il Suq. Sarà al Porto Antico dal 15 al 26 giugno (dalle 16.00 alle 24.00) con un fitto calendario di incontri, musica e spettacoli. Ad attirare i golosi saranno anche le sue cucine da assaggiare, per un’ immersione variegata (e a buon prezzo) nei sapori e nei gusti del mondo. E con un ospite d’eccezione: Vittorio Castellani, in arte Chef Kumalè.

Sotto il tendone di Porto Antico si potranno assaggiare specialità arabe, tunisine, keniote, haitiane, marocchine, indonesiane, ghanesi, cubane, indo-pakistane e senegalesi, ma anche dolci e thé marocchini, erbe e spezie del mondo, kebab e piatti della cucina tradizionale genovese. Anche quest’anno, dunque, si conferma lo stretto legame tra l’amore per il territorio e la multietnicità. Uno spazio, poi, sarà dedicato alla cucina vegetariana. Grazie alle stoviglie in bioplastica e alla presenza dell’Acqua del Bronzino del Comune di Genova lo smaltimento di piatti e bottigliette non darà problemi di coscienza neanche agli ecologisti più impegnati.

Dopo il successo delle scorse edizioni, tornano anche quest’anno le Officine gastronomiche multietniche di Chef Kumalé, quattro lezioni di cucina del mondo che si terranno all’ora dell’aperitivo.

Il primo appuntamento (sabato 18 alle 19.00), intitolato “La caponata maghrebina incoccia il cous cous“, illustrerà gli stretti legami tra la cucina siciliana e quella dei paesi del Maghreb, con piatti e ingredienti che si intrecciano al di qua e al di là di un Mediterraneo tutt’altro che diviso. Lo shoowcooking prevede una degustazione di caponata marocchina (zaalouk) e di cous cous.

Domenica 19, alla stessa ora, ci sposteremo in India con un incontro intitolato “Figli di Papad”. Si tratta dei pani flatbread (pani piatti) della tradizione indiana e delle loro salse di accompagnamento come raitas e chutney. Anche qui si potranno degustare i papadums con una raita moghul style (una salsa a base di yogurt).

Il latticino torna protagonista anche sabato 25 alle 19.00 con “Yogurt roots: viaggio alle radici dello yogurt“. Introdotto in Europa come semplice dessert, spesso dolcificato e arricchito di frutta, si tratta infatti di un alimento salubre e antichissimo, usato da millenni nella preparazione di salse e bevande. Nella degustazione si potranno conoscere soft drink rinfrescanti con spezie e frutti esotici, spaziando della tradizione araba a quella persiana e indiana.

L’ultimo appuntamento con Chef Kumalè sarà il 26 giugno, sempre alle 19.00, con “Siamo alla frutta… il taboulé down under”. Il tema sarà l’uso del cous cous come dessert. La semola, infatti, si presta anche alla preparazione di dolci. Grandi classici della tradizione maghrebina a parte, si trovano ricette di questo tipo anche nella cucina australiana moderna, con curiose ricette di insalate dolci ai frutti tropicali. La degustazione sarà dedicata ai taboulé alle foglie di pandanus con latte e mango, il tutto in una fusion cuisine dell’emisfero australe.

L’ingresso agli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti. Per chi ha la mattina libera, poi, c’è una proposta in più: sabato 18 e sabato 25 alle 10.00, Chef Kumalè riproporrà a Genova i “multi eAthnic walk tours”, passeggiate tra le botteghe del centro storico alla scoperta di profumi e sapori del mondo. Il costo è di 10 euro e i posti sono limitati. Per prenotazioni si può chiamare lo 010 570 2715 o andare all’info point del Suq.

Nella foto: Un “vero” suq arabo dello Yemen (dall’album Flickr di Ai@ce)

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