Salumi, pansoti e Maltus Faber: il Banco Rosso di Busalla

20 ottobre 2011
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La Blonde di Maltus Faber

La Blonde di Maltus Faber

Busalla è poco frequentata dai turisti. A essere più schietti il primo impatto per chi arriva dall’autostrada è un gigantesco stabilimento chimico. Fa fresco, sono le otto di sera e l’appetito cresce. Decidiamo di fermarci in questo paesone a cavallo tra Basso Piemonte e Liguria. Nella vie c’è più vita di quanto si possa credere ma parcheggiare in centro non è un problema.

Nella strada principale (via Vittorio Veneto, 70) c’è un’osteria, il “Banco Rosso”. Per chi non conosce il posto l’ingresso non è facilissimo da vedere: si tratta di una stradina all’altezza del fiume che scende (sulla destra camminando verso Genova). L’insegna ha su scritto “Bar Antichità”. Il locale si trova ai fondi in un’antica cantina e ancora oggi è possibile ammirare le volte e le botti di un tempo. Per quanto riguarda la prenotazione siamo sempre andati senza problemi, ma per essere sicuri il numero è 010/9640593.

Qui le tradizioni culinarie liguri e piemontesi si integrano tra loro, con una ricca carta dei vini e delle birre artigianali (Maltus Faber e La Superba in primis). A tutto ciò si affianca la preparazione di pizze e farinate per le serate più informali tra amici.

La nostra cena consiste in un tagliere di salumi e formaggi (diviso in due), un primo e un dessert a testa. Il tagliere è abbastanza ricco: pancetta coppata, coppa, salame e formaggi a pasta grassa e dura serviti con due ciotoline di marmellata (d’arancia e di peperoni). Il tutto è accompagnato da un buon pane casereccio. Come abbinamento ai salumi la nostra Blonde di Maltus Faber è un po’ delicata, ma ci rifaremo coi primi.

Quando arrivano i ravioli al sugo di carne e i pansoti alla salsa di noci lo sposalizio tra cibo e birra migliora, in particolare coi pansoti artigianali (scopriremo che l’abbinamento è proprio uno di quelli raccomandati). La salsa è abbondante e rustica: si avvertono le briciole di gheriglio. Di solito, sia per non mangiare troppo, sia per contenere le spese saltiamo i secondi e passiamo dritti al dessert: un’ottima crema catalana della casa.

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