Framboise Boon, lambic al lampone

22 novembre 2011
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Il Lambic è una bevanda alcolica caratterizzata dalla fermentazione spontanea. Al contrario che nella preparazione delle birre (fermentate con ceppi di lievito selezionati) e non molto diversamente che nei vini il mosto del lambic viene esposto a quelli che sono il terrore di molti birrai e homebrewers: i lieviti selvatici.

Sia chiaro, non è che se qualche batterio ci infetta il fermentatore abbiamo prodotto un lambic. Parliamo di uno stile complesso e di microrganismi di razza autoctoni della valle della Senne, vicino a Bruxelles.

I lambic, infatti, sono prodotti nella regione del Payottenland, a sud-ovest della capitale belga. Anche il nome sembra derivi da Lembeek, una città di quelle parti. I fermentati prodotti in altri luoghi sono chiamati lambic-style o pseudo lambic: pur se non un obbligo, è un atto di rispetto per l’originale.

Questi prodotti solitamente hanno un sapore secco, vinoso e di sidro, con un retrogusto più o meno acido. Per renderli più gradevoli si aggiungono sciroppi e frutta. Coi lamponi si ottiene un Framboise, con l’aggiunta di zucchero il Faro, con le amarene il Kriek, mentre miscelando Lambic di diversi tipi e annate di produce il Geuze.

Il nostro primo assaggio di questo stile è stato un Framboise Boon del 2010 (come nei vini le bottiglie portano l’anno di produzione). Il produttore è la Brouwerij F. Boon della già citata cittadina di Lembeek. Per ottenere questo lambic da 6,2 gradi se ne miscelano uno più giovane e uno più vecchio maturato in botti di quercia a cui vengono aggiunti dei lamponi. E non pochi: la quantità di frutti garantita per litro di prodotto finito è di 250 grammi, praticamente un cestino.

Ci aspettavamo un gusto molto acido e invece i lamponi si fanno vedere e sentire. Il colore nel bicchiere è rosso-rosato e anche il gusto si bilancia piacevolmente tra il dolce e l’acidulo.

Non abbiamo azzardato accostamenti gastronomici, per ora ci è piaciuto da solo come una novità tutta da scoprire. Chiudendo gli occhi non è scontato capire se è un vino giovane e frizzante o un sidro. Forse il sapore più lontano è proprio quello delle birre con cui condivide gli scaffali.

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One Response to Framboise Boon, lambic al lampone

  1. Gio on 22 novembre 2011 at 11:22

    Lamponi! Deve essere buonissimo!
    Lo avete trovato qui a Genova?

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