San Valentino a tavola: storie e usanze

12 febbraio 2013
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Le radici fin dai tempi di Ovidio. E in Corea chi è solo mangia gli spaghetti al nero di seppia

Dolci di San Valentino in una vetrina giapponese

Dolci di San Valentino in una vetrina giapponese

Tra pochi giorni sarà il 14 febbraio, la festa degli innamorati che ha come suo patrono san Valentino, vescovo di Terni; su di lui ci sono diversi racconti che ricordano il suo intervento nella riappacificazione e nella guarigione delle coppie. Possiamo per questo definire Terni come la città degli innamorati. Qui, dal 10 al 14 febbraio si tiene Cioccolentino evento che unisce la dolcezza e la bontà del cioccolato alla festa degli innamorati.

Anche questa ricorrenza sembra avere precedenti pagani essendosi sovrapposta alle celebrazioni dei Lupercali, dedicati al fauno Lupercus, come ci racconta Ovidio. Nel 496 papa Gelasio stabilì la festa di san Valentino per contrapporla ai rituali pagani.

La tradizione di festeggiare con lo scambio di regali deriva da un’usanza medievale di offrire dei biscotti alla persona amata. Non mancano nemmeno le credenze sul cibo che hanno come protagonista la mela: una dice di pensare al nome di cinque persone che interessano e di girare il picciolo pronunciando ad alta voce i loro nomi; il picciolo si staccherà quando si diremo il nome della persona che ci è destinata. Un’altra dice di tagliare a metà una mela e contare il numero dei semi: sarebbe il numero dei figli che si avranno.

Questa ricorrenza si festeggia un po’ in tutto il mondo con diverse tradizioni che hanno il cibo come principale soggetto. In Olanda è comune che gli innamorati si scambino un cuore di liquirizia. In Svezia si va da una cena romantica allo scambio di cuori di gelatina e dolcetti. In Giappone sono le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi e non solo a fidanzati e mariti ma anche per esempio a un collega ma sono diversi i tipi di ciocolato usati: l’honmei choco è per i primi (spesso viene fatto in casa ed è sempre accompagnato da un biglietto) mentre il giri choco per i secondi. Gli uomini che ricevono il dono devono ricambiarlo regalando cioccolato bianco il 14 marzo, giorno noto come white day. La Corea del Sud ha la stessa tradizione del Giappone a cui si aggiunge il giorno nero il 14 aprile in cui chi non ha ricevuto nulla per san Valentino mangerà spaghetti al nero di seppia lamentandosi della propria solitudine. Se San Valentino ha i suoi corrispondenti internazionale, non potevano mancare quelli di San Faustino.

Foto: by kimubert, da Flickr

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