Limoncello e limoncino: dalla Campania alla Liguria

19 gennaio 2016
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limoni

Oggi il Calendario Italiano del Ciboche dedica ogni giorno alla celebrazione di uno dei piatti o prodotti tipici che tanto fanno amare la nostra cucina, ci porta a conoscere il limoncello. Ambasciatrice della giornata è Rosaria Orrù, ma partecipiamo anche noi raccontandovi qualcosa della versione ligure: il limoncino.

(…) lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Limoncello e limoncino. Sono la stessa cosa? Non proprio. Entrambi si ottengono facendo macerare in alcol le scorze del limone; a questa infusione si aggiungono poi acqua e zucchero. Per il limoncino ligure il tempo di infusione è di circa un mese, due secondo la ricetta campana del limoncello.

Il limoncino ligure è ottenuto da limoni provenienti dalla Riviera delle Palme (da Varazze ad Andora). La ricetta di questo “nettare di limoni”, per dirla con le parole di Eugenio Montale, risale al XIX secolo. Quello delle Cinque Terre è un prodotto biologico tutelato dalla Regione e dal Parco delle Cinque Terre e contraddistinto dal marchio di qualità dei prodotti tipici.

La ricetta del limoncello campano è solo di poco più recente: è nato agli inizi del secolo scorso nella zona compresa tra Sorrento e Amalfi (con qualche rivalità tra loro per la paternità della creazione). I limoni utilizzati sono quello di Sorrento oppure lo sfusato di Amalfi, i cui frutti vengono raccolti rigorosamente a mano tra febbraio e ottobre. A rigore può essere definito “limoncello” solo quello prodotto con limoni Igp della penisola sorrentina.

Così come altri liquori della tradizione italiana (nocino, rosolio, mirto, liquore alla liquirizia) anche il limoncino può essere preparato in casa.

Se volete cimentarvi con la preparazione ecco gli ingredienti per la versione ligure: 8 limoni non trattati, 1 litro di alcol 95% (da liquori!!!), 1,1 litri di acqua, 1 kg di zucchero.

Preparazione: sbucciate i limoni per ottenere le scorzette, avendo cura di eliminare la parte bianca immergetele in alcol e lasciate riposare per 8 giorni al buio mescolando ogni giorno. A questo punto preparate un sciroppo facendo sciogliere lo zucchero in acqua calda, lasciate raffreddare e unite all’infuso alcolico. Mescolate bene, filtrate per eliminare le scorze di limone e imbottigliate. Potete assaggiare il risultato dopo un mese circa.

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4 Responses to Limoncello e limoncino: dalla Campania alla Liguria

  1. sabrina on 19 gennaio 2016 at 14:41

    Non amo gli alcolici strettamente denominati ma mi piacciono molto i liquori dolci e ancor di + quelli fatti in casa. Il limoncello è uno di questi. Sono interessanti entrambe le versioni

  2. Aurelia on 19 gennaio 2016 at 12:12

    Ecco leggendo il tuo post e quello di Rosaria, mi sono accorta che ho sempre fatto il limoncino e non il limoncello! Sono grata al Calendario e a tutte voi, per le cose che imparo ogni giorno! Grazie mille
    Aurelia

  3. […] Articolo originale […]

  4. Marina on 19 gennaio 2016 at 10:10

    i limoni liguri non arrivano fino a Roma…peccato, sarebbe da fare il paragone !

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