Genova: cosa si mangia al Suq?

12 giugno 2012
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15 cucine diverse per conoscere il mondo a tavola. E le Officine gastronomiche multietniche di Chef Kumalè

Il Festival Suq, oltre che cultura e spettacolo, è un percorso alla scoperta dei sapori del mondo con i suoi quindici ristorantini etnici. Ad attirare i golosi saranno anche le sue cucine da assaggiare, per un’immersione variegata (e a buon prezzo) nei gusti del mondo. Sotto il tendone di Porto Antico a partire dal 13 giugno si potranno assaggiare specialità della cucina araba, ghanense, haitiana, indonesiana, indiano-pakistana, keniota, ligure, marocchina, senegalese, sud-americana, tunisina, messicana.

Per la prima volta ci sarà anche il ristorante di Chef Kumalé, Chez Kumalè e tornano anche quest’anno le Officine gastronomiche multietniche del gastronomade più celebre d’Italia (tutti i venerdì, sabato e domenica).

Facciamo un giro nei vari paesi alla scoperta dei piatti tipici.

Iniziamo dallo stand marocchino e dal couscous, che è un po’ il simbolo del suq: se non lo avete mai provato assaggiatelo. Tra gli antipasti ottimo lo zaaluk (pasticcio di melanze e pomodori).

Se ci spostiamo in Tunisia troviamo piatti che derivano da un misto di cucine europee, orientali e delle tradizioni culinarie dei popoli del deserto. Rispetto alle altre cucine della zona questa è molto speziata e piccante; qui oltre al couscous ricordiamo il brick, una specie di crepe sottilissima  farcita con uova, verdura e carne. I dolci sono tutti a base di miele.

La cucina araba ci propone i falafel (polpettine fritte di fave o ceci tritati con cipolla, aglio e coriandolo), l’hummus (crema di ceci con aglio, succo di limone e olio d’oliva) e il tabulé (insalata di burghul, pomodoro, menta e prezzemolo). E per finire i dolci: vi raccomandiamo i baklava (un dessert di pasta a strati farcita di noci e immersa in uno sciroppo di miele e limone).

Passiamo allo stand del Ghana che di solito serve nutrienti piatti di pollo speziato, zuppe miste piuttosto dense e riso.

Spostiamoci ad Haiti, dove troviamo verdure (pomodori, cavoli e peperoni) e carni (pollo, capra, manzo e poco maiale) insaporiti con erbe aromatiche e il piatto nazionale: il riso con fagioli accompagnato dalla carne. I dolci sono a base di canna da zucchero e dei suoi derivati e  troviamo anche il pain patate, un pandolce a base di patate dolci, latte condensato e cannella.

Arriviamo in Indonesia il cui piatto nazionale è il nasi goreng:  riso bollito, fritto in padella con verdure, carne (manzo o pollo), pesce (gamberetti o granchio) e uova. Troviamo inoltre carni e pesci alla griglia, il tutto insaporito con miscele di spezie.

Per quanto riguarda il Pakistan abbiamo una cucina  priva di spezie nella parte nord, dove la bevanda tipica è il qehwa (o kehwa), un tè verde al cardamomo dal gusto rinfrescante. Nella parte sud ritornano le spezie che insaporiscono le preparazioni a base di riso. Caratteristici anche i diversi tipi di pane: dal chapati (non lievitato, a base di farina integrale), al naan (con lievito, a base di farina bianca, con semi di sesamo nella versione roghni naan)

Per quanto riguarda il Kenya troviamo tra le carni principalmente quelle di capra e poi pollo e manzo. Tra le verdure più usate sono i fagioli (soprattutto come stufato), le patate, i piselli, la cipolla. E ancora la crema di cocco e la banana, usata sia sulle carni che sul pesce. Tra le bevande il tè chai servito con latte e spezie, e il caffè; e tra gli alcolici la birra che si può scegliere sia fredda che tiepida.

La cucina messicana offre carni, (pollo, agnello e maiale), pesce, verdure  frutta. Vi suggeriamo i tacos, una specie di piadina farcita con carne macinata, fagioli e formaggio; le tortillas, che vengono consumate con carne e verdura; i burritos, simili a degli involtini e per finire il gazpacho, a base di pomodoro. Per quanto riguarda le bevande, ricordiamo i liquori, i succhi di frutta ed infine la birra, la celebre Cerveza.

La cucina sudamericana è estremamente varia: si va dal churrasco del Brasile (codone di manzo alla griglia marinato in aglio e spezie) al ceviche del Perù (a base di pesce o frutti di mare marinati nel lime con sale e peperoncino). In Argentina abbiamo l’asado, il tipico arrosto a base di carne cotta secondo una speciale tecnica e condito con il chimichurri, una miscela di spezie fresche con olio, aceto e limone. Il Cile ci offre il charquekán, a base di carne di lama o manzo, patate, zucca, mais e piselli.

A questo punto non ci resta che andare al Suq e assaggiare.

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